Le Tesla con batteria 4680 costeranno (molto) meno. Ma c'è un problema

2022-09-10 06:01:11 By : Mr. Kenny Deng

Nel 2019 Tesla acquistò Maxwell (salvo poi rivenderla nel 2021) per entrare in possesso delle loro competenze e delle loro tecnologie. Una di quelle - oltre agli ultracapacitori - riguardava la realizzazione di celle con rivestimento a secco. Si tratta di una tecnica che permette di eliminare una serie di passaggi nei processi produttivi e di ridurre significativamente i costi.

Secondo alcuni analisti, Tesla starebbe provando a sfruttare questa tecnologia per la produzione delle celle 4680 e, così facendo, potrebbe riuscire a risparmiare fino a 5.500 dollari per singolo pacco batteria destinato alla Model Y. Un'enormità. Però, non è tutto oro quello che luccica. La Casa, infatti, starebbe incontrando parecchie difficoltà nell'aumentare i volumi produttivi e, nel tentativo di riuscirci, si starebbe ritrovando con parecchi scarti e pezzi difettosi. Insomma: portare su vasta scala la produzione non è così semplice.

Pur portando avanti diverse soluzioni alternative con qualche allungamento sulla tabella di marcia, secondo quanto riporta la Reuters, Tesla starebbe comunque facendo dei consistenti passi avanti nella messa in produzione delle ormai ben note celle XXL.

I punti di saldatura per un'intera batteria dotata di 4680 sarebbero stati ridotti da 17.600 a 1.660: stiamo parlando di più di 10 volte meno, con chiari vantaggi di tempo e di costi. Con i nuovi metodi si è riusciti a ridurre a due soli punti di saldatura il fissaggio di ciascuna delle 830 singole celle che sono contenute all’interno dell'accumulatore.

Come se non bastasse, poi, grazie a un'architettura interna di tipo cell-to-pack, priva cioè di moduli intermedi, Tesla sarebbe riuscita a ridurre il peso complessivo di un pacco batteria con celle 4680 di quasi 25 kg.

Tutte queste migliorie rendono i processi più veloci e più economici ma, a detta degli analisti, il vero cambio di passo si avrà solo quando Tesla riuscità a gestire completamente la tecnica di rivestimento a secco delle celle. È quello il nodo principale, che da solo può abbassare i costi per cella anche del 50% e che può davvero dare il via libera alla produzione di massa.

Quando Tesla sarà in grado di adottarlo? Elon Musk ha messo le mani avanti spiegando che per raggiungere i volumi produttivi del 2022 non ha ancora necessità delle batterie 4680 (che oltretutto hanno anche funzione strutturale, portando altri vantaggi a livello di costruzione della scocca) e che la Casa potrà aspettare di montarle su larga scala nel 2023, con l’arrivo dei nuovi modelli come il Cybertruck. Tuttavia, le affermazioni sembrano quelle tipiche di coloro che vogliono fare di necessità virtù.