Wayel W3, un simil 125 cc elegante e potente - Vaielettrico

2022-09-17 05:26:23 By : Ms. Jane Xu

La nostra prova su strada dello scooter elettrico più prestazionale marcato Wayel: il Wayel W3 (ne avevamo già scritto qui). Un simil 125 elegante e maneggevole, attento ai dettagli, con doppia batteria e autonomia di 100 km. 

Linee vintage, che ci ricordano un passato non poi così lontano. Comfort e tecnologia, che sono elementi essenziali del presente. Potenzialità ancora da perfezionare, come ci si aspetta in un immediato futuro. Partiamo da qui per parlare del nuovo scooter Wayel W3, un perfetto concentrato di cosa ci si aspetti oggi salendo su di un moderno motociclo elettrico, con tanti pregi e pochi difetti.

Da poco lanciato sul mercato dall’azienda bolognese FIVE (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici) – uno dei principali produttori italiani di biciclette elettriche a pedalata assistita con i marchi Wayel e Italwin – il nuovo modello rientra in quella categoria di scooter elettrici estremamente affidabili, pensati per la città, che possono garantire comfort alla guida e prestazioni ottimali. Con un’attenzione importante ai dettagli.

Il Wayel W3 è assimilabile ad uno scooter 125cc termico ed è il “fratello maggiore” dei due modelli W1 e W2 già presenti in gamma. Dal punto di vista stilistico il design scelto si discosta molto dai due parenti cinquantini, contando su forme decisamente più da scooterone, rotonde e filanti, con uno spiccato accenno retrò. Un’elegante classicità che si riscontra anche nell’ampia e comoda sella in ecopelle color cuoio e dalle rifiniture bianche per gli pneumatici, in stile Anni ’50.

Anche il frontale, dove spiccano fari LED high-tech, è rifinito in maniera semplice ma elegante.

Le due batterie al litio con celle LG (2×60 V – 31,5 Ah) sono ubicate nel sottosella, agiscono in parallelo e sono estraibili. Possono essere ricaricate insieme direttamente nella loro sede con l’apposito charger. Va da sé che lo spazio rimanente per alloggiare il casco non è molto ampio (ci sta un demi-jet di piccole dimensioni).

La cura dei dettagli spesso fa la differenza e il Wayel W3 ha alcune “chicche” utili, come il doppio cavalletto (centrale e laterale) e le pedanine poggiapiedi del passeggero a “scomparsa” molto facili da estrarre. Completano il pacchetto di serie, un bel display LCD a colori sul manubrio, con tutte le informazioni tecniche sullo stato del veicolo, una presa USB integrata nel vano portaoggetti e il sistema di antifurto sonoro.

Manca, invece, un sistema di connettività. E forse questo, vista la concorrenza, è un punto a sfavore.

Una volta in moto il Wayel W3 ha una spinta notevole: il motore Bosch da 4 KW integrato nella ruota posteriore consente prestazioni ottimali, in termini di risposta all’accelerazione e tenuta di potenza. Ci sono tre modalità di guida impostabili, che di fatto consentono solo di limitare i picchi di velocità a 55, 65 e 75 km/h.

Il comfort alla guida è molto buono, lo scooter si guida facilmente e anche la maneggevolezza nel traffico è assicurata. Forse le ruote da 12” sono un po’ piccole rispetto alla stazza del veicolo, e quando aumentano le asperità del terreno la tenuta di strada non è perfetta come ci si aspetterebbe. Nulla che metta a repentaglio la sicurezza alla guida, ma un piccolo dettaglio sul quale riflettere.

Puntuale e preciso, invece, il sistema frenante combinato, che agisce in contemporanea sui freni a disco anteriore e posteriore.

L’autonomia massima dichiarata è di 100 km. Peccato che manchi il sistema di rigenerazione in frenata.

Fresco di lancio sul mercato, il Wayel W3 è disponibile in un accattivante color Titanio al costo di 4.750 euro. Con gli incentivi statali, in caso di rottamazione di un altro veicolo, il prezzo può scendere fino a 3.193 euro. Perfettamente in linea con quanto propone oggi il mercato di settore.

credo che la soluzione idonea e il cambio..ho fatto le prove con la concorenza piu attuale con il motore in ruota e il cambio automatico con 2 velocita si e dimostrato vincente..la moto ha 63kg,48v 3,5kw…su base tomos flexer.

Il veicolo su base Tomos è artigianale ? Chissá se si puó omologare, magari in Germania.. Da quello che so, se supererá la fase di progetto l’unico scooter elettrico di serie con cambio a due rapporti sará il Kymco F9, ma appunto bisogna vedere se e quando arriverá in Italia.

Speriamo che la tensione di 60V al posto dei piú consueti 72V si traduca in una spinta maggiore nelle salite, punto debole di svariati due ruote elettrici.. Anche il “clone” (almeno per l’aspetto) Trinity Uranus adotta batterie da 72V. Ad ogni modo la pendenza massima superabile del 30% (secondo il volantino) fa sperare bene in tal senso.

A proposito di tensione di esercizio, segnalo la versione tedesca “sportiva” con appunto una tensione di 72V e potenza di picco di 11.4 kW (https://tisto.net/en/elektroroller/sunshine-6000w/) che affianca la versione base da 60V/4kW.. Possibile che in Italia troviamo solo i modelli piú “tranquilli” ? 😉

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